Al 2023,
Per me sei stato rinascita, ricostruzione,l’inizio della rinuncia alla perfezione. Sei stato la salsa agrodolce sulle mie credenze. L’eccezione che mette a repentaglio ogni regola. Sei stato Giorgio, il mio grande amore.
Mi hai fatto assaggiare cose nuove, situazioni nuove, esperienze nuove. Mi hai ricordato che è possibile ricostruirsi e rimettersi i pezzetti a posto, anche scontrandosi con il passato, anche se hai ancora scheggi e. Non ho mica finito eh, ma ho visto che è possibile. E mi hai detto che tutta la vita sarà così, un processo di lasciare andare, tenere, rialzarsi. Che è bello organizzare tutto, tranne le cose veramente importanti. Che nessuno è perfetto e che forse dobbiamo volerci bene così.
2024, ho guardato dal tuo buco della serratura e ho visto la bellezza del casualità e dell’attesa.
Penso a quanto sia stupida l’aspettativa, e quanto nella vita stia lavorando per lasciare andare l’aspettarmi qualcosa dagli altri e dalle cose.
Perciò, 2024, no pressure.
Sii solo te stesso, e facci vedere che sai fare. Ti dico solo che vorrei dedicare più tempo ad essere felice che ad essere forte. Vorrei fare più le cose che mi vanno di quelle che devo fare. Vorrei scegliere che battaglie combattere, arrabbiarmi di meno. Voglio credere nel mio futuro, avere pazienza e togliere il freno a mano. Voglio continuare a rompere ogni regola che ci sta, e provare a cambiare le cose. Ma fermarmi e accorgermi quando basta cambiare il mio modo di vederle, perché spesso le cose non hanno alcuna intenzione di cambiare. Vorrei essere più indulgente con i miei errori, perché chi sbaglia tanto fa tanto.
Vorrei dare più abbracci.
Grazie 2023 per essere stato un bel gradino.
Avanti il prossimo.
Giulia
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