hey

Per tanto tempo ho pensato di avere un'origine depressa, di quella depressione che genera tranquillamente e poco empaticamente un mondo poco attento alla sensibilità. In realtà sono perdutamente innamorata della vita, fieramente onnivora e con tanta voglia di imparare. Ed essere diversi a questo mondo è una grande prova di follia, e di coraggio. Ma sii te stesso, sempre, buffo, senza senso.. e va bene così. Un giorno l'accetterai. Benvenuto nell'isola dei giocattoli difettosi.

mercoledì 25 gennaio 2023

Stop time, be a paletto

 Salutare un amico che parte per un pò di tempo, che tu sai già che sarà parecchio, è sempre una cosa un pò complicata. Quel ciao ha il sapore di una salsa agrodolce, ma non quella del McDonald's, un pò più piccante. A volte viviamo nella convinzione del "per sempre", per paura dei cambiamenti e delle cose che vanno in frantumi. Per paura di quello che è un pò più distante dalla nostra amatissima comfort zone. E quindi nella nostra mente un amico che parte è una linea temporale che si stacca, un mattoncino che si ribella, un piccolo breve ma intenso terremoto emotivo, una linea narrativa che c'era ma che ci rifiutavamo d'immaginare. E la lotta più grande con noi stessi quando un amico se ne va, è quando sai che è la cosa migliore per lui. In 3 mesi, ho detto ciao a due miei amici che inseguivano il loro posto nel mondo, in modi diversi, alla ricerca di quella serenità che forse si trova da un'altra parte. E non c'è nessunissima parte di me che sia convinta che non sia la cosa più giusta, o più bella, o più istruttiva per loro. Forse lì vedi andare via e pensi un pò a te che invece sei "ferma" nello stesso posto, che forse non hai trovato la serenità, ma che forse la vita voleva restassi qui. Forse li vedi andare via e vorresti urlare " Ti prego resta qui in zona" "Non scuotere le carte, facciamo finta che è tutto come quando andavamo alle medie".           "L'illusione si competere col tempo". 

 E invece, sorridi. Sorridi perchè vedi la scintilla nei loro occhi, e un pò sei triste, ma sorridi e basta perchè amare a volte è anche lasciare andare. E come dice un bel film, uno di quelli che capisci solo dopo anni, la vita è un'intero atto di lasciare andare. Ma perdonami Gaetano, perdonami Carolina se non riesco mai ad esprimere cosa provo, perchè faccio la tipa tosta, e sono un pò triste e un pò felice, e non riesco a non abbracciarvi senza sdrammatizzare. Ma è una di quelle cose che succedono tante volte, e ogni volta ti dici " vabbè stavolta ti ricorderai di non soffrire così, hai gli anticorpi e gli strumenti necessari", e invece manco per niente. Lo so che non mi vedete, ma sono lì, rannicchiata dietro alla quinta di proscenio a fare il tifo per voi, a darvi gratta e vinci rincuoranti che spero vi facciano sentire meno soli, sono lì anche a suggerirvi le battute se necessario, anche se so che non ne avete bisogno. Faccio il tifo per voi, ma senza fuochi d'artificio. Sorrido, mi viene quasi da piangere, e vi guardo volare. E mi sento molto grata di esserci. 

Passiamo una vita a fuggire dalla comfort zone. Perchè lo sappiamo ch è spaventoso a volte ma fuori da quel cerchietto, ci stanno sempre cose belle. Cose che non avremmo mai immaginato, ma che erano quelle che volevamo veramente, forse una parte di noi le sussurrava così piano che era quasi impossibile sentirle. 

Però ecco, un pò è triste, un pò fa male. Ma a volte le persone hanno bisogno di un pò di forza, e di qualche paletto per non sentirsi persi. E mi piace essere un paletto. che ci sarà sempre.

E come ho detto a Gae che mi ha scongiurato di fermarmi data la nostra ipersensibilità

"Grazie di questa avventura! è ora di viverne un'altra"


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