Le ho perse tutte. Le battaglie e le persone.
Ho passato un’ intera vita a perdere le persone su cui avevo investito tanto. Di tempo, soldi, sentimenti, sogni. Ho tirato il filo ogni volta, è finita male ogni volta. Ci ho provato, vi giuro, con ogni singola persona. Ho provato. Ho fatto io il primo passo, sono corsa incontro. Ho chiesto scusa, ci ho provato anche se forse non dovevo farlo io. O meglio solo io. Ma niente, ogni volta quelle persone messe nei monolocali del mio cuore non se ne andavano cautamente ma sbattendo la porta e mandando in frantumi tutta l’abitazione. Non c’era gratitudine nei loro occhi, solo indifferenza, solo rabbia, solo odio. Solo non tenerci abbastanza, solo non voler niente a che fare con me.
Anche io ho fatto soffrire le persone eh, mica santa io. L’ho fatto a volte perché non sapevo comunicare, altre volte perché mi vergognavo di cosa sentivo e non sapevo come dirlo.
Nessuno si è mai messo nei miei panni, nessuno si è seduto accanto a me quando le cose non andavano bene. A un certo punto, interruttore, non andavo più bene, e io cadevo giù giù giù… tipo tana del bianconiglio.
E mentre mi scervello da circa 12 ore su che cosa avevano in comune tutte queste persone e tutte quelle situazioni, ho un’epifania: tutte quelle volte, in tutte quelle situazioni io ho provato consciamente e volontariamente a cambiare le cose. A migliorare quelle persone. A migliorargli la vita. E in realta di quello che volevo tanto è successo proprio l’opposto. Io mi sono sentita tradita da tutto quell amore fuoriuscito, quelle persone forse soffocate da troppa attenzione. Da tutte quelle situazioni io sono uscita e mi sento ancora ora che ne parlo prosciugata, di vita di sogni di energie impiegate. Perché magari quelle persone qualche cosa nella loro vita che hanno vissuto con me, o fatto grazie a me o a causa mia, magari c’è. In quel pezzetto magari io ancora vivo lì. Ma non l’hanno mai detto e non lo diranno mai.
Le persone non si cambiano, non bisogna metterselo come obiettivo il cambiamento di qualcun altro. Ognuno cambia quando vuole per chi vuole. È questa la cruda e dura verità. E ognuno ha un percorso notevole che lo porta al cambiamento.
Cerco sempre di essere riconoscente e dare i meriti alle persone che mi fanno conoscere cose o che mi fanno vivere cose. Perché è giusto. Fa sentire le persone non come delle piazzole di sosta. Che per carità, aiutano il viaggio. Però non sono mai la strada.
Forse non sono io che non vado bene come ho sempre pensato. Forse non andavo bene per quelle persone. Forse semplicemente non volevano essere cambiate, non volevano migliorare. Volevano vivere senza una persona che ci tenesse a loro in quel modo, come se bloccasse la loro personalità, quando il mio intento era solo aiutare.
Tenerci troppo, amare troppo non è sbagliato. Prosciugarsi si.
Si dice che quando capisci uno schema che ti succede ripetutamente allora puoi romperlo o cambiarlo. Avrei voluto solo farlo anni fa, e non sentirmi tutt’ora spezzata dall’amore, in tutte le sue forme, rifiutato, dilaniato, non creduto e non ricambiato.