four things I supposed to know but I don't

Cose difficili che ho capito in linea teorica della vita ma che faccio un pò fatica ad applicare, perchè non è che c'è un manuale no, anzi c'è ma è scritto in elfico braille e a specchio e metà della parola sono anagrammi:

1. spesso le cose che devono accadere accadono, ma non ce le dobbiamo mai aspettare da qualcuno in particolare. Molto spesso i protagonisti non sono sempre gli stessi, e quello che cerchi, le risposte ai tuoi problemi e alle tue pippe mentali arriveranno a te, in tanti modi, e da persone diverse.

Il mio ex una delle ultime volte che ho visto mi disse che spesso le storie si chiudono come sono iniziate, e se la nostra storia era iniziata in un karaoke, forse mancava quella scena, e ci saremmo visti per quell'ultimo atto. Non credo sia così. Credo che le storie, è vero, spesso si concludono nello stesso punto di partenza, con i protagonisti che hanno occhi nuovi, come direbbe Proust, e non saranno mai gli stessi. Ma nella vita non va così. E forse la fine di qualcosa è solo l'inizio di qualcos altro, con qualcun altro, con altre dinamiche. 

Torniamo nel punto di partenza delle cose molte volte, ma siamo sempre diversi. Siamo diversi da ieri, d'altronde. 

2. Niente ci appartiene veramente. Non ci appartiene niente a questo mondo. Non ci appartengono le cose, le persone, i tramonti, le stelle. Ed è una di quelle cose a cui vorresti tanto disubbidire perchè a volte fa sentire uno schifo, fa sentire poco importanti, e poco importanti anche le cose che si sentono. Sbiadiscono le parole delle persone che ami, le promesse, i piani del futuro, i per sempre e i mai. Ogni piccola inflessione. Perchè niente ci appartiene ora, né in lungimiranza. Bisogna accettare che tutto potrebbe sparire domani. 

3. Quando cominci a volerti bene è un casino, perchè la tua linea di sopportazione è molto più ravvicinata, e non sei più disposta ad accettare un amore minore di quello che sai di meritare. Una bella frase, che non riesci ad applicare sempre. Ma quello che riesci a fare sempre è poterti rifugiare in te stesso, quando gli altri non ci sono. Riuscirai a tornare sempre a casa. 

4. Accettare le cose che non ci piacciono di noi, non è qualcosa che deve fare qualcun altro al posto nostro. Dobbiamo iniziare noi a vedere il bello nel nostro patchwork, a volte magari coccolandoci, non arrabbiandoci dandoci una pacca sulla spalla, sorridere e dire "ehi su, passerai anche questa"